Ho uno strano modo di leggere, molto ciclico e con dei picchi. D’inverno leggo poco e lentamente, ma appena arriva la primavera e l’estate l’animo si risveglia e va a caccia di informazioni, sogni e spunti. Mi sento proprio come gli animali che si svegliano dal letargo e per celebrare questo momento di rinascita voglio condividere con te una lista di libri Continua a leggere
Approfondimenti
Di quella volta che non sapevo se scegliere centrifuga o estrattore.
Ti starai chiedendo cosa ci fa una recensione sugli estrattori di succo sul blog di Contiamoci. Ecco se oltre alla solita spremuta d’arancia vorresti succhi sani e ricchi di vitamine non pastorizzati e privi di zuccheri aggiunti, e magari anche evitare di produrre molti rifiuti in vetro e tetrapak allora una recensione e qualche delucidazione su come scegliere un estrattore o una centrifuga può tornare utile. Continua a leggere
Il Design Sistemico spiegato facile
Il sistema economico in cui viviamo si basa sul cosiddetto modello lineare e dall’enorme quantità di rifiuti che produciamo si capisce che tale sistema punta solamente alla qualità del prodotto finale, senza preoccuparsi degli scarti. Continua a leggere
Un modello economico che non produce rifiuti. La Blue Economy.
“This is our goal: making people healthy and happy.”
La Blue Economy è un modello economico che non produce rifiuti. Approccio di Gunter Pauli, economista belga che ha fondato ZERI (Zero Emissions Research and Initiatives). L’obiettivo di questa rete di studiosi consiste nel cercare soluzioni alternative per l’economia sperimentando nuovi modi di produzione e di consumo più sani. Continua a leggere
Ispirarsi alla natura per progettare
Di incontri e di collaborazioni.
Abbiamo conosciuto Germana a Fa’ la cosa giusta ad ottobre a Torino. Si è fermata al nostro stand e la scintilla è scoccata. Le è piaciuto il progetto Contiamoci e ci ha subito detto di voler collaborare con noi. Qualche mese dopo ci siamo incontrati e il feeling è diventato anche personale.
Germana è un’appassionata studiosa di metodologia progettuale e design sistemico. In una rubrica dedicata, sul blog di Contiamoci, ci parlerà di cosa è questo approccio e cosa significa.
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Autoproduzione: come lavorare il feltro.
Inauguriamo la sezione “guest post”. Grazie Lilli (link e bio al fondo).
Il guest post di oggi è della favolosa amica Liliana Piattone che ci racconta una tipica giornata di autoproduzione e in particolare come lavorare il feltro.
E’ una bella giornata di maggio e aspetto Greta, la creatrice di Contiamoci, qui a Chiomonte.
Abbiamo un progetto, lei vuole creare dei gadget ecologici per presentare Contiamoci a Milano, pensa a delle spillette a forma di goccia, che è il simbolo del social network. Ma quali materiali usare? Il legno “si ma forse è un po’ pesante”, la cartapesta “Intrigante e da imparare” e poi pensiamo alla lana, “si possiamo farle in feltro!!”
E via, è deciso. Io non sto nella pelle, fare feltro mi piace tanto, ma spesso mi manca il tempo nonché la spinta emotiva. E’ bello creare in compagnia, si crea una alchimia, ci si scambiano idee, il tempo scorre ridendo, quindi tra una tisana e un biscotto ci mettiamo all’opera.
Stendiamo un primo strato di lana cardata, poi un secondo, e con acqua calda e sapone cominciamo a massaggiare la lana, prima delicatamente, poi con più intensità. La lana comincia a infeltrire e il nostro pannello a diventare più solido e consistente, lo folliamo con la stuoia di bambù più e più volte, un lavoro di gomito. Quando sentiamo che abbiamo lavorato la lana al punto giusto, strizziamo bene il pannello e cominciamo a ritagliare le goccioline.
Obiettivo raggiunto! Basta lasciarle asciugare e incollare le spille e il gioco è fatto, non abbiamo inquinato il pianeta e ci siamo divertite, questa è si che è una buona pratica!
Sono Liliana Piattone, una mamma programmatrice, coltivo e vendo piccoli frutti rossi, vivo in un paesino di montagna, amo il feltro e tutte le espressioni artistiche che riguardano il tessile e questo è il mio blog.
p.s. quelli in foto sono frollini alla lavanda, una delle tante leccornie che Lilli prepara con le sue manine sante…gnam!
Affiggere poesie e messaggi positivi: ovunque!
E’ la prima volta che segnalo sul nostro blog una buona pratica di Contiamoci. La trovo fantastica, semplice e romantica, con quel tocco di ottimismo che non guasta. E se leggete nei commenti trovate anche il lieto fine. Cosa volete di più?
don chischiotte scrive: Il titolo della Buona Pratica dice già tutto, ma vi riporto la mia esperienza.
Dove possiamo applicare questa Buona Pratica?
Facile! Io per esempio uso la bacheca dell’amministratore del condominio posta al piano terra del mio palazzo. C’e’ sempre uno spazio libero e mensilmente metto un pensiero/poesia in mezzo alle comunicazioni dell’amministratore. Questo mese ho messo il messaggio della Buona Pratica degli Auguri Rinnovabili di merchemas contiamoci.com, il prossimo mese metterò la poesia “Considero Valore” di Erri de Luca suggerita da Irene70 in un commento della buona pratica di Saperepopolare contiamoci.com, e cosi via ogni mese da un po’ di tempo a questa parte.
Ovviamente nessuno sa che sono io mettere questi messaggi, prima di tutto perche’ altrimenti sembrerebbe che io voglia insegnare qualcosa agli altri passando per quello che si considera superiore mentre invece e’ un’altra la mia finalita’. Secondo il mio modo di vedere un po’ idealista in questo modo ognuno puo’ pensare ad un condomino diverso ipotizzando l’autore del gesto, e nell’immaginario collettivo, alla fine sembrera’ che tutti nel palazzo abbiano questa sensibilità (e chi non ce l’ha ancora magari cercherà di mettersi al passo…). In un certo senso qualcosa si è già mosso perché ho trovato dei ringraziamenti scritti a penna sui fogli che avevo affisso.
Se non avete una bacheca condominiale perché abitate in una casa singola potete usare la bacheca dell’ufficio (magari qui è più difficile non farsi scoprire), poi ci sono la bacheche dove si mettono gli annunci commerciali (palestre, biblioteche, supermercati, bar e negozi in genere), insomma, ovunque secondo voi ci sia questa possibilità, potete farlo.
Partecipare a M’illumino di meno è importante.
Anche quest’anno il 13 Febbraio spegni le luci e illumina di meno!
La campagna di Caterpillar per sensibilizzare all’uso consapevole e moderato di energia elettrica e non solo, è diventata una festa, e in tutta Italia si raccolgono adesioni e spunti di riflessione.
E’ un evento tutto italiano, un invito ad aderire al simbolico “silenzio energetico”: dalle ore 18 in nome della sostenibilità, si spegneranno monumenti, piazze, vetrine, uffici, aule e private abitazioni.
Personalmente ho deciso che dalle 18 in poi non accenderò alcuna luce, elettrodomestico, PC, eccetera. Sperimenterò il “lume di candela total look”.
E tu? Hai preso un impegno? Raccontacelo e dai il tuo “Contami” sulla nostra buona pratica: M’illumino di meno.
Ilaria Berio ci parla di Opossum
Non avevo mai sentito parlare di Opossum e poi all’improvviso due amici a distanza di due giorni mi segnalano la cosa. E così ho deciso che era un segno e che questa buona pratica andava fatta conoscere.
Quando da un’esigenza pressante e personale nasce una soluzione per tutti: è il caso di Opossum, una coperta impermeabile per seggiolino da bicicletta pensata da una giovane imprenditrice genovese residente a Torino, Ilaria Berio, che alla nascita della prima figlia si è scontrata con la difficoltà di accompagnarla al nido in bicicletta senza farla ammalare. “Con la mia prima figlia ho dovuto mettermi a ragionare per risolvere la situazione”, spiega lei stessa. “Mi sembrava impossibile che non esistesse già una soluzione, ma quelle che c’erano non andavano bene per me”.
Così è nato Opossum, oggetto per tutti i genitori che non vogliono rinunciare a portare i loro bimbi sulle due ruote, anche quando le condizioni meteorologiche non sono proprio favorevoli: tessuti completamente impermeabili, progettati per il trasporto dei bambini anche in inverno, proteggendoli da pioggia, vento e neve.
Opossum punta a incentivare la mobilità a due ruote dei genitori: ideato e brevettato per i seggiolini posteriori per bicicletta e i bambini dai 9 ai 36 mesi, li ripara da freddo e maltempo. Pratico e veloce, è legato al seggiolino e non serve smontarlo e rimontarlo ad ogni utilizzo: lo si può trovare in vendita solo tramite il sito www.opossum-bike.com.
Allora cosa aspettate?
Questo non è un post promozionale, non percepisco alcun introito dalla pubblicazione di questi contenuti.
Su Contiamoci.com le buone pratiche di Terra Nuova
Da oggi, su Contiamoci.com, condivideremo periodicamente i racconti di buone pratiche degli autori dei libri di Terra Nuova.
I libri di Terra Nuova sono scelti e pubblicati con criteri di coerenza e gli autori di questi libri altrettanto. Dunque, abbiamo inteso valorizzare questa coerenza che si traduce, per i nostri autori, in buone pratiche di vita. Con la collaborazione preziosa del sito web Contiamoci.com è ora possibile avere a disposizione i racconti dei nostri autori che spiegano le loro scelte di vita sostenibili.
Siamo felicissimi di ospitare queste esperienze, che si uniscono a tutte quelle delle persone che abitano Contiamoci.
Grazie a Terra Nuova per la disponibilità e a tutti gli autori che hanno voluto condividere i racconti delle proprie buone pratiche