Autoproduzione: come lavorare il feltro.

Autoproduzione Feltro

Inauguriamo la sezione “guest post”. Grazie Lilli (link e bio al fondo).

Il guest post di oggi è della favolosa amica Liliana Piattone che ci racconta una tipica giornata di autoproduzione e in particolare come lavorare il feltro.

E’ una bella giornata di maggio e aspetto Greta, la creatrice di Contiamoci, qui a Chiomonte.

Abbiamo un progetto, lei vuole creare dei gadget ecologici per presentare Contiamoci a Milano, pensa a delle spillette a forma di goccia, che è il simbolo del social network. Ma quali materiali usare? Il legno “si ma forse è un po’ pesante”, la cartapesta “Intrigante e da imparare” e poi pensiamo alla lana, “si possiamo farle in feltro!!”
E via, è deciso. Io non sto nella pelle, fare feltro mi piace tanto, ma spesso mi manca il tempo nonché la spinta emotiva. E’ bello creare in compagnia, si crea una alchimia, ci si scambiano idee, il tempo scorre ridendo, quindi tra una tisana e un biscotto ci mettiamo all’opera.

Stendiamo un primo strato di lana cardata, poi un secondo, e con acqua calda e sapone cominciamo a massaggiare la lana, prima delicatamente, poi con più intensità. La lana comincia a infeltrire e il nostro pannello a diventare più solido e consistente, lo folliamo con la stuoia di bambù più e più volte, un lavoro di gomito. Quando sentiamo che abbiamo lavorato la lana al punto giusto, strizziamo bene il pannello e cominciamo a ritagliare le goccioline.

Obiettivo raggiunto! Basta lasciarle asciugare e incollare le spille e il gioco è fatto, non abbiamo inquinato il pianeta e ci siamo divertite, questa è si che è una buona pratica!

Sono Liliana Piattone, una mamma programmatrice, coltivo e vendo piccoli frutti rossi, vivo in un paesino di montagna, amo il feltro e tutte le espressioni artistiche che riguardano il tessile e questo è il mio blog.

p.s. quelli in foto sono frollini alla lavanda, una delle tante leccornie che Lilli prepara con le sue manine sante…gnam!

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Idee Green – parla Contiamoci.com

8715479598_d02d212aae_bIl portale Idee Green parla di noi. Scambiare le proprie abitudini Green, condividerle e diffonderle è l’obiettivo di Contiamoci.com, la community online nata da un’iniziativa di Greta Golia e Silvano Stralla.

Le buone pratiche green sono azioni finalizzate a ridurre gli sprechi e l’impatto sull’ambiente e nascono dalla buona volontà e dai piccoli sforzi di tutti i membri di questa community che punta a diffondere uno stile di vita sostenibile. Continua a leggere l’articolo su Idee Green.

Photo credit: Abhijit Chendvankar via VisualHunt / CC BY-NC-ND

Affiggere poesie e messaggi positivi: ovunque!

E’ la prima volta che segnalo sul nostro blog una buona pratica di Contiamoci. La trovo fantastica, semplice e romantica, con quel tocco di ottimismo che non guasta. E se leggete nei commenti trovate anche il lieto fine. Cosa volete di più?

don chischiotte scrive: Il titolo della Buona Pratica dice già tutto, ma vi riporto la mia esperienza.

Dove possiamo applicare questa Buona Pratica?

Facile! Io per esempio uso la bacheca dell’amministratore del condominio posta al piano terra del mio palazzo. C’e’ sempre uno spazio libero e mensilmente metto un pensiero/poesia in mezzo alle comunicazioni dell’amministratore. Questo mese ho messo il messaggio della Buona Pratica degli Auguri Rinnovabili di merchemas contiamoci.com, il prossimo mese metterò la poesia “Considero Valore” di Erri de Luca suggerita da Irene70 in un commento della buona pratica di Saperepopolare contiamoci.com, e cosi via ogni mese da un po’ di tempo a questa parte.

Ovviamente nessuno sa che sono io mettere questi messaggi, prima di tutto perche’ altrimenti sembrerebbe che io voglia insegnare qualcosa agli altri passando per quello che si considera superiore mentre invece e’ un’altra la mia finalita’. Secondo il mio modo di vedere un po’ idealista in questo modo ognuno puo’ pensare ad un condomino diverso ipotizzando l’autore del gesto, e nell’immaginario collettivo, alla fine sembrera’ che tutti nel palazzo abbiano questa sensibilità (e chi non ce l’ha ancora magari cercherà di mettersi al passo…). In un certo senso qualcosa si è già mosso perché ho trovato dei ringraziamenti scritti a penna sui fogli che avevo affisso.

Se non avete una bacheca condominiale perché abitate in una casa singola potete usare la bacheca dell’ufficio (magari qui è più difficile non farsi scoprire), poi ci sono la bacheche dove si mettono gli annunci commerciali (palestre, biblioteche, supermercati, bar e negozi in genere), insomma, ovunque secondo voi ci sia questa possibilità, potete farlo.

Buon compleanno again, Contiamoci.

Due anni, e sono volati. Certo è un luogo comune, ma sembra ieri. Immaginavo Contiamoci: le prima idee raccolte in bozzetti su carta, le prime prove di design, la prima implementazione. Le chiacchierate con Greta. E poi via, online: ecco le prime buone pratiche, i primi visitatori curiosi, i primi power user che capiscono al volo e cominciano ad animare la community.

Due anni, e sono lunghissimi. Siamo diventati quasi 2000 persone—un piccolo paese. Paese di persone che condivide l’idea che bisogna cambiare, che c’è bisogno di un’evoluzione personale e di gruppo. In due anni Contiamoci ha raccolto 670 buone pratiche.

Auguri a Contiamoci, che è giovane, ma cresce ogni giorno e noi con lui. Auguri e grazie a tutti voi che lo abitate, lo  fate crescere ad ogni buona pratica nuova, ogni commento e ogni singolo Contami.

Fai crescere Contiamoci ancora di più: festeggia il nostro compleanno con il tuo Contami. Cerca la buona pratica che—di sicuro— stai già facendo e dai il Contami oggi: più contiamo ora, più conteremo domani.

Ecco com’è andato il nostro primo laboratorio di EcoCosmesi etica e naturale 

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Sarà stata la location: uno spazio accogliente pur piccolo dove solitamente si incontrano mamme bambini e donne incinte per parlare di allattamento, nutrizione, per fare yoga, confrontarsi e supportarsi, proprio come un grembo materno. Sarà stata la luce ovattata e irreale: fuori buio e pioggia dentro una luce come un sole primaverile, sarà stata l’energia femminile dei partecipanti, maschi e femmine—si sa ognuno di noi ha un’energia maschile e una femminile che dovrebbero convivere in perfetto equilibrio—fatto è che la sensazione che mi porto a casa è legata al concetto di creazione.

Ed è infatti quello che abbiamo fatto: creare, o per meglio dire autoprodurre, cosmetici naturali ed etici, insieme a Luciana, blogger de L’Eco Punk, che ha alternato momenti di manualità ad informazioni teoriche su Inci, etichette, ingredienti da evitare dai più comuni e velenosi a quelli accettabili o vivamente consigliati.

Perché autoprodurre significa anche imparare a rallentare, ad andare di pari passo con i ritmi della natura. A ricordarci che non c’è saggezza nell’avere tutto e subito.

E tu? Hai mai autoprodotto cosmetici in casa? Ti piace? Hai qualche ricetta da condividere?

Vuoi respirare l’aria del laboratorio?Ecco le foto della giornata.

Partecipare a M’illumino di meno è importante.

Anche quest’anno il 13 Febbraio spegni le luci e illumina di meno!

La campagna di Caterpillar per sensibilizzare all’uso consapevole e moderato di energia elettrica e non solo, è diventata una festa, e in tutta Italia si raccolgono adesioni e spunti di riflessione.

E’ un evento tutto italiano, un invito ad aderire al simbolico “silenzio energetico”: dalle ore 18 in nome della sostenibilità, si spegneranno monumenti, piazze, vetrine, uffici, aule e private abitazioni.

Personalmente ho deciso che dalle 18 in poi non accenderò alcuna luce, elettrodomestico, PC, eccetera. Sperimenterò il “lume di candela total look”.

E tu? Hai preso un impegno? Raccontacelo e dai il tuo “Contami” sulla nostra buona pratica: M’illumino di meno.

E’ nata la Libreria di Contiamoci

Su Contiamoci si parla spesso di libri letti, suggerimenti trovati grazie a questo o quell’autore e tante sono le citazioni e gli spunti che i nostri utenti condividono nelle buone pratiche o nei commenti che scrivono alla community.

Allora abbiamo pensato di raccogliere questi titoli in una libreria virtuale su Anobii. Si può consultare liberamente senza bisogno di registrarsi. E se volete suggerire o segnalare qualche libro sui temi delle buone pratiche, vivere sostenibile, riduzione, risparmio ecc…scriveteci.

La libreria ad oggi consta di circa 60 libri e questo è il link http://www.anobii.com/contiamoci/books andate a curiosare, e buona lettura.

Ilaria Berio ci parla di Opossum

Non avevo mai sentito parlare di Opossum e poi all’improvviso due amici a distanza di due giorni mi segnalano la cosa. E così ho deciso che era un segno e che questa buona pratica andava fatta conoscere.

Quando da un’esigenza pressante e personale nasce una soluzione per tutti: è il caso di Opossum, una coperta impermeabile per seggiolino da bicicletta pensata da una giovane imprenditrice genovese residente a Torino, Ilaria Berio, che alla nascita della prima figlia si è scontrata con la difficoltà di accompagnarla al nido in bicicletta senza farla ammalare. “Con la mia prima figlia ho dovuto mettermi a ragionare per risolvere la situazione”, spiega lei stessa. “Mi sembrava impossibile che non esistesse già una soluzione, ma quelle che c’erano non andavano bene per me”.

Così è nato Opossum, oggetto per tutti i genitori che non vogliono rinunciare a portare i loro bimbi sulle due ruote, anche quando le condizioni meteorologiche non sono proprio favorevoli: tessuti completamente impermeabili, progettati per il trasporto dei bambini anche in inverno, proteggendoli da pioggia, vento e neve.

Opossum punta a incentivare la mobilità a due ruote dei genitori: ideato e brevettato per i seggiolini posteriori per bicicletta e i bambini dai 9 ai 36 mesi, li ripara da freddo e maltempo. Pratico e veloce, è legato al seggiolino e non serve smontarlo e rimontarlo ad ogni utilizzo: lo si può trovare in vendita solo tramite il sito www.opossum-bike.com.

Allora cosa aspettate?

Questo non è un post promozionale, non percepisco alcun introito dalla pubblicazione di questi contenuti.

A Torino il progetto Mira que Barato!

A Torino Il progetto Mira que Barato! punta a creare un gruppo di cittadini sensibili al discorso dello scambio/dono/baratto collegato a riciclo-riutilizzo-autoproduzione, finanziato dalla Fondazione Mirafiori.

Il terzo appuntamento prevede un mercatino di scambio di oggetti e di idee che aderisce al progetto Senza Moneta. Saranno presenti stand di varie associazioni che lavorano sullo scambio e sull’autoproduzione nell’area torinese, oltre ai banchetti di scambio dei singoli cittadini. Partecipa  anche tu, ecco il programma della manifestazione e la pagina facebook con relativo evento.