Smodati a Fa’ la cosa giusta Trento, ecco come è andata.

smodati-gruppo

A Fa’ La Cosa Giusta Trento abbiamo fatto cose smodate, incontrato bella gente e scoperto che… te lo dico alla fine.

Prima di partire ci siamo chiesti come continuare quello che avevamo iniziato a Milano con la campagna di comunicazione sulla moda critica di cui ti ho parlato qui. Dopo la fiera abbiamo pubblicato il Manuale di Bellezza Smodata. È online (in effetti puoi scaricarlo anche ora) e nel video qui sotto vedi com’è fatto il librino e come si piega.

Dopo un po’ di skype call, telefonate, qualche email, il resto è venuto facile: è bastato mischiare un po’ di smodataggine e un pizzico di serietà.

Prendi il manuale, sostieni la campagna #smodati, fai un’offerta per il progetto Serpica Naro e sorridi in una foto per la campagna smodati!

E così siamo arrivati a Trento con tanti Manuali di Bellezza Smodata: tutti quelli che hanno deciso di sostenere la nostra campagna si sono portati a casa il librino e hanno anche contribuito con un’offerta libera a sostenere economicamente il progetto “Parla come cuci” organizzato e gestito da Serpica Naro.

E poi abbiamo chiesto alle persone di aiutarci nella nostra campagna e posare smodatamente. Molti, trasportati dal nostro entusiasmo, si sono lasciati fotografare per affermare che la moda è bella se è smodata, che è meglio riparare piuttosto che buttare, che stirare è uno spreco di energia e tempo (e non ci piace) e che andare dalla sarta e rinnovare i nostri vestiti è bello.

E tu, che alla fiera non c’eri, cosa puoi portarti a casa? Scarica il Manuale di Bellezza Smodata e impara tanti trucchi sulle buone pratiche per una moda sostenibile.

Oltre ai visitatori: anche tanti espositori vicini di stand si sono prestati al nostro gioco-non-gioco (guarda le foto della campagna sulla nostra pagina Facebook): vi ringraziamo tutti per le foto smodate che ci avete regalato.

E poi un bell’incontro

Un grazie in particolare ai ragazzi dell’Istituto Tecnico Felice e Gregorio Fontana e alla loro carica di speranza nel futuro, molto pratica e poco retorica: siamo finiti nel loro stand e ci ha colpito la professionalità con cui ci hanno accolto e spiegato con cura che cosa stanno facendo. La loro scuola ha ottenuto la certificazione  EMAS (alla base di EMAS c’è il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, allo scopo di diminuire la propria impronta ecologica). L’Istituto ha effettuato un continuo monitoraggio sui consumi di uso corrente (carta, acqua, luce, gas e teleriscaldamento). Ogni classe ha un referente ambientale che  si occupa di cose pratiche come controllare che in inverno le finestre siano chiuse, di segnalare sprechi, di fare in modo, per esempio, che la luce delle aule non rimanga accesa inutilmente se non c’è nessuno. Hanno una collaborazione con La Società Frutticoltori Trento per distribuire mele biologiche nell’intervallo per promuovere una merenda e un’alimentazione sana. Sono idee semplici, dal grande impatto educativo, che ci piacerebbe moltissimo vedere attuate in tutte le scuole. Se siete incuriositi dalla loro attività e volete fare lo stesso nella vostra scuola contattateli saranno molto felici di condividere tutto quello che hanno imparato.

Cose che abbiamo imparato

Fare uno stand in tanti funziona: è molto divertente, oltre che meno faticoso. In certi momenti, poi, si crea quel giusto livello di caos che fa nascere cose nuove all’improvviso. Per il resto, è tutto un mettersi a disposizione e ascoltare, ascoltare, ascoltarsi. Ah, una nota per i noi-futuri:

coinvolgere le persone che ti stanno intorno nei progetti che ami, ripaga mille volte dello sforzo e della fatica.

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