Emozioni e pensieri dopo la conferenza l’Economia della Felicità

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Sono appena tornata da Firenze dalla VIII conferenza L’Economia della felicità e scrivo subito quasi di getto per condividere alcune delle mie impressioni a caldo, c’è tanto da dire ma inizio con poco.

Trovate tutti i video della giornata qui.

È stata una giornata ricca di emozioni, spunti, interventi e pensieri. Di solito torno da queste full immersion con delle conferme e dei nuovi amori. E infatti così è stato. E ora vi spiego perché.

La gran parte dei relatori ha sottolineato l’importanza di tornare alla localizzazione.
Michael Shuman  economista, avvocato, autore ed imprenditore, uno dei massimi esperti di Economie di Comunità ci dice che bisogna sviluppare e incentivare le economie locali. Fin qui tutto ovvio ma per avere economie locali è importante investire in progetti locali. Quanti di noi lo fanno?

Poi ci sono stati i video interventi di Rob Hopkins fondatore delle società della Transizione (Transition Town) che ha segnalato il libro scritto per la Cop21 di Parigi dove sono raccolti 21 progetti di resilienza e transizione. Dai Repair Cafè alle monete alternative.

E Vandana Shiva: ho pubblicato il suo intervento sulla pagina Facebook di Contiamoci.

Serge Latouche e Maurizio Pallante hanno parlato di decrescita e di quanto sia ora necessario andare oltre il concetto politico di destra e di sinistra, per passare da una visione antropocentrica ad una biocentrica.

Chiudo con quello che io ho chiamato il mio nuovo amore: l’intervento di Gabriella Maria Calderaro esperta studiosa di Gandhi e del suo progetto economico. Non tutti sanno infatti che il pensiero economico di Gandhi è a servizio di tutto. Dal concetto di rinuncia di chi ha di più, al gioire nel soddisfare i nostri bisogni rifiutando tutto quello che procura male agli altri.

Sulla terra c’è abbastanza per soddisfare i bisogni di tutti ma non per soddisfare l’ingordigia di pochi. Gandhi.

Tutti hanno posto l’accento sul concetto di interconnessione fra esseri umani, specie animali e natura, sull’importanza di celebrare la vita, la musica e la condivisione. Ritornare ad una spiritualità che ci rimetta in contatto con la natura. Perché le persone felici non consumano.

Per chi vuole approfondire qui trovate le biografie dei relatori, il programma e spero a breve gli interventi.

Continuerò a pubblicare sulla nostra pagina Facebok estratti, pensieri e citazioni dalla conferenza. Seguiteci per non perdere nulla. Se avete domande o dubbi scriveteci nei commenti.

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