Buon compleanno again, Contiamoci.

Due anni, e sono volati. Certo è un luogo comune, ma sembra ieri. Immaginavo Contiamoci: le prima idee raccolte in bozzetti su carta, le prime prove di design, la prima implementazione. Le chiacchierate con Greta. E poi via, online: ecco le prime buone pratiche, i primi visitatori curiosi, i primi power user che capiscono al volo e cominciano ad animare la community.

Due anni, e sono lunghissimi. Siamo diventati quasi 2000 persone—un piccolo paese. Paese di persone che condivide l’idea che bisogna cambiare, che c’è bisogno di un’evoluzione personale e di gruppo. In due anni Contiamoci ha raccolto 670 buone pratiche.

Auguri a Contiamoci, che è giovane, ma cresce ogni giorno e noi con lui. Auguri e grazie a tutti voi che lo abitate, lo  fate crescere ad ogni buona pratica nuova, ogni commento e ogni singolo Contami.

Fai crescere Contiamoci ancora di più: festeggia il nostro compleanno con il tuo Contami. Cerca la buona pratica che—di sicuro— stai già facendo e dai il Contami oggi: più contiamo ora, più conteremo domani.

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E’ nata la Libreria di Contiamoci

Su Contiamoci si parla spesso di libri letti, suggerimenti trovati grazie a questo o quell’autore e tante sono le citazioni e gli spunti che i nostri utenti condividono nelle buone pratiche o nei commenti che scrivono alla community.

Allora abbiamo pensato di raccogliere questi titoli in una libreria virtuale su Anobii. Si può consultare liberamente senza bisogno di registrarsi. E se volete suggerire o segnalare qualche libro sui temi delle buone pratiche, vivere sostenibile, riduzione, risparmio ecc…scriveteci.

La libreria ad oggi consta di circa 60 libri e questo è il link http://www.anobii.com/contiamoci/books andate a curiosare, e buona lettura.

Gli ingredienti di Contiamoci: le persone e le buone pratiche.

concert-community-handIntervista di Carlo Griseri per Tiscali News Piemonte. Guarda il video dell’intervista

TORINO , 18 Nov (Spazi Inclusi) – Funziona come un vero e proprio social network il portale Contiamoci.com , nato a Torino su iniziativa di Greta Golia e Silvano Stralla. Si tratta di una comunità online che collauda e scambia le green action, cioè le buone abitudini pratiche utili a ridurre i danni che provochiamo all’ambiente.

“Ero stanca – racconta Greta Golia – di sentirmi dire che le tante piccole cose che avevo iniziato a fare per ridurre il mio impatto sull’ambiente e vivere in maniera più sostenibile (dalla raccolta differenziata al muovermi sempre meno in auto, tra le altre) fossero solo delle gocce nel mare, che non servissero a nulla: ho pensato fosse giunto il momento di contare queste gocce, perché ero e sono convinta che tutte insieme possano fare qualcosa di importante”.

Agli utenti potenziali i fondatori del social network mandano un invito semplice e chiaro: “Trovate buone idee che diventino buone pratiche, inventatele, guardate come le applicano gli altri, provatele, perfezionatele, insegnatele”.

Sul sito Contiamoci.com si possono leggere e condividere già moltissime idee, dalle più semplici alle più complesse, dalle più originali a quelle che tutti potremmo iniziare a compiere dall’oggi al domani, senza complicarci la vita ma riducendo di molto il nostro impatto ambientale.

“Una volta registrati al sito – spiega Silvano Stralla – si può navigare in libertà, leggere le varie pratiche segnalate dagli altri o caricare la propria. Una volta scelta una pratiche che ci è affine, si può scegliere di ‘seguirla’, oppure di seguirne l’autore – per scoprire se ne pubblicherà di altre. In questo modo il sistema provvederà a recapitare nella mail di ogni iscritto notifiche, aggiornamenti e quant’altro limitandosi solo alle cose che ci interessano di più e aiutandoci così nella navigazione”.

Il social network offre così anche la possibilità di interazione tra gli utenti, per chiedere maggiori informazioni su una ‘buona pratica’ o anche per segnalarne una personale modifica o miglioria. “L’idea è quella di costruire una vera e propria comunità che possa dialogare, sostenersi, ispirarsi e consigliarsi”.

Comunità non solo online, perché a Torino – allargandosi poi al resto d’Italia – sono iniziati una serie di incontri alla libreria Belgravia in cui gli utenti possono incontrarsi e imparare dal vero a farsi i propri detersivi, a costruire regali di Natale originale utilizzando materiali di riciclo e molto altro ancora.

Carlo Griseri. Tiscali News Piemonte. Via: http://video.tiscali.it/

Photo via Visual Hunt

“Quando i social network danno voce alle comunità.”

Contiamoci è una comunità on-line che inventa, collauda, scambia e diffonde le buone abitudini pratiche che riducono i danni all’ambiente. Contiamoci permette di condividere esperienze di persone attente alla sostenibilità ambientale e all’ecologia del quotidiano, che attuano cambiamenti e mettono in pratica comportamenti e scelte di vita green. E’ un luogo di racconti, dove la condivisione diventa lo strumento che permette ad un numero sempre maggiore di persone di fare scelte via via più consapevoli. Se dovessimo assegnargli un’etichetta verrebbe in mente, tra le altre, “web 2.0”.

Web 2.0, come tutte le etichette, significa tutto e niente: le togli dal contesto e via, non c’è più nulla. I social network formano comunità, ma anche no: se le comunità non esistono, il web non può fare nulla. Però le comunità esistono: fanno parte del nostro essere umani e del nostro aggregarci intorno a interessi comuni. E le comunità esistevano prima del web.

Il web ha cambiato il concetto stesso di comunità perché forma e sostanza non cambiano mai in modo indipendente. La rete — forma — permette a tutti noi di essere dappertutto e da nessun parte, visibili o invisibili e questa sua caratteristica ha influenzato il modo di essere comunità — sostanza. Per certi versi la rete facilità l’identificazione di nuove comunità e l’accesso a quelle già identificate (già esistenti, direbbe qualcuno, anche se esistevano già, dico io). Per altri versi le regole che sono proprie della rete richiedono strumenti nuovi per poterne utilizzare le potenzialità.

Online e offline stanno sul diametro di un cerchio, non agli estremi di una linea. Quel che succede nella rete è una manifestazione di ciò che succede fuori dalla rete e, in modo molto simile, quel che succede sul web produce cambiamento fuori dal web. Ma così era anche prima di mettere l’etichetta 2.0: che cos’è cambiato? Nel ritmo continuo e veloce di evoluzione della rete, l’etichetta “web 2.0” costituisce il riconoscimento di un momento storico. Quello in cui, appunto, ci si è accorti che online e offline stanno sul diametro di un cerchio che non è poi tanto grande, anzi: forse è così piccolo che diventa un punto. Siamo online e offline in qualunque momento, siamo online e offline contemporaneamente. Web 2.0 marca il momento in cui è diventato chiaro che l’aggettivo virtuale così spesso affibiato alla rete non funzionava più.

Andiamo a cena fuori. Cerchiamo il ristorante in cui andare e poi ci incamminiamo, poi consultiamo la mappa e diamo un’ultima occhiata alle recensioni. “Toh, guarda, a Luca è piaciuto poco, devo chiedergli perché, è un po’ che non lo sento” e poi “a che ora avevo prenotato?” e sbirciamo l’agenda.  Mangiamo e poi usciamo e ci viene la tentazione di lasciare una recensione o almeno ci pensiamo. I momenti online e quelli offline  si fondono senza soluzione di continuità.

Che c’entro io in tutto questo? Web 2.0 significa che tu c’entri. E che puoi anche decidere di non entrarci, ma è necessario che la scelta sia consapevole. Che cosa significa per l’associazione di cui fai parte essere o non essere su Twitter? E su Facebook? Puoi fare a meno di un profilo Pinterest? Probabilmente sì, ma non puoi lasciare la risposta al caso. Risposta che poi, in genere, non è neanche così ovvia: le comunità ancora da individuare non hanno una bandiera che le identifica. Ci si muove a vista, sperimentando, annusando, ascoltando prima di parlare.

Tanti ormai sanno che il puntino blu su cui viviamo ha risorse limitate e va trattato con estremo rispettoLa comunità di Contiamoci.com esisteva già prima che il sito fosse online: il nostro obiettivo è far si che sempre più persone trovino in Contiamoci un punto di riferimento attorno a cui aggregarsi. Contiamoci è un sito dove le persone raccontano ciò che fanno per vivere in sintonia con l’ambiente, in modo meno impattante e con una grande attenzione alla natura che ci circonda.  Anche usare Blablacar è una buona pratica inserita su Contiamoci perché condividere un viaggio, le spese, la compagnia e inquinare meno sono comportamenti green sempre più comuni.E se anche tu usi blablacar dai il tuo contami alla nostra buona pratica,  e fai aumentare le gocce di Contiamoci.

Scritto da Silvano Stralla

www.contiamoci.com
facebook.com/contiamoci
twitter @contiamocicom

*Questo è un cross-post pubblicato sul blog di blablacar   il 06/06/2014

La bellezza c’è, basta incontrarsi per vederla

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Succede che su Contiamoci le persone arrivano e non sai neanche come — la magia di internet — e poi che chi si iscrive partecipa anche (racconta le proprie buone pratiche, quelle piccole abitudini che aiutano il pianeta), contribuisce alle discussioni, fa domande, dà risposte. E capita anche che ti dica: ma quand’è che ci vediamo? Che usciamo dal virtuale e ci guardiamo in faccia?

E poi poco alla volta conosci qualche utente e con Mercedes alias merchemas il feeling scatta subito, ci piacciamo all’istante. Ci invita a presentare a Milano alla “sua” Casa Per la Pace, il nostro progetto e noi accettiamo.

E così due sera fa arriviamo noi da Torino e mano a mano gli altri da Milano. Intorno a un buffet ci scambiamo ricette e sensazioni sui cibi del mondo. Essì perché a Casa Pace (è così che la chiamano lì) c’è chi sta facendo il Servizio di Volontariato Europeo e quindi il mix non è solo di ricette.

L’associazione è un posto caldo, vissuto, ricco di stimoli visivi, l’atmosfera di intimità si crea subito, tutti seduti in cerchio e ognuno che racconta qualcosa di sè.

Tra utenti nuovi e vecchi, tra una carrambata e un’altra, finalmente conosciamo chi è già su Contiamoci e chi lo scopre per la prima volta.

C’erano anche gli ideatori del progetto giacimenti urbani, che ha come scopo lo sviluppo di un circuito delle attività virtuose per mettere in relazione i soggetti che svolgono un ruolo attivo nella promozione del vivere sostenibile.

E poi in mezzo al cerchio a terra un tappeto, ricoperto di oggetti frutto di inventiva, creatività, immaginazione, le nostre buone pratiche da toccare con mano:

dalla bacheca fatta con tappi di sughero, al barattolo della felicità, dal bastone della pioggia strumento musicale completamente handmade, alle spugnette struccanti, ai burro cacao, creme detergenti e dentifrici autoprodotti. E poi le borse fatte dagli gli ombrelli rotti, e cosa dire dell’escamotage per trovare le chiavi in borsa, e della mangiatoia per uccellini, insomma tante tante altre idee le trovate qui.

E poi si fa l’ora, vorremmo chiacchierare, condividere, confrontarci e scambiarci ancora idee e buone pratiche semplici eppure così efficaci, ma è tardi bisogna andare, ci aspetta Torino.

Torniamo a casa ricchi di gioia, idee, del piacere della condivisione e con la consapevolezza che bisogna continuare. La bellezza c’è, basta incontrarsi per vederla.

Grazie a chi c’era, a chi avrebbe voluto ma non è riuscito, a chi c’era col pensiero, a chi ci ha scritto una mail per augurarci il meglio, a chi ci sarà la prossima volta.

Sognare: leggere attentamente le avvertenze

sunAttenzione ai sogni che fai: potrebbero avverarsi. Ebbene è così. E’ accaduta una cosa che ho sognato.

Luciana Rutigliano è iscritta su Contiamoci da un bel po’. Un giorno trova proprio su Contiamoci la buona pratica: decluttering: come eliminare gli oggetti superflui, che era stata caricata da Yilharma, un’altra utente iscritta da un altro bel po’.

Luciana si incuriosisce, legge, si documenta e si informa. Insomma la buona pratica in questione è stata uno spunto per far nascere consapevolezze e nuovi saperi, ha arricchito Luciana che ha deciso di scrivere un articolo.

Contiamoci è nato proprio con questo scopo, e oggi come dicevo sono felice, perché veder succedere una cosa che hai sognato è il massimo che si possa volere. Spero che tanti altri riusciranno a dare e a prendere da Contiamoci e dalle sue buone pratiche ma soprattuto da coloro che lo animano: le persone.

Contiamoci é uno strumento per censire le persone e le aziende che compiono abitualmente azioni per migliorare l’ambiente, per ridurre il proprio impatto ambientale e migliorare il luogo e il modo in cui vivono.

Non essere timido: contribuisci col tuo sapere.

Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti: una selezione di eventi consigliata da Contiamoci

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L’orologio ecologico è quello che hai già, perché non lo butti via per comprarne un altro.

E’ una frase che Beppe Grillo diceva in un suo spettacolo una quindicina di anni fa, e che mi è tornata alla mente l’altro giorno come i jingle delle pubblicità. Deve avermi davvero colpito se mi è tornata alla mente dopo così tanto tempo.

imageSabato 16 novembre si apre la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti e fino a domenica 24 anche in Italia ci saranno numerosi appuntamenti e iniziative di sensibilizzazione e sperimentazione di buone pratiche.

Segnalo alcuni eventi ma potete trovarne tanti altri tutti divisi per regione.

CAMPANIA – Napoli – Anea €- Agenzia Napoletana Energia e Ambiente, Via Luca Giordano – Riuso e Rifiuti zero – Venerdì 22 Novembre 2013

Anea organizza con il patrocinio del Comune di Napoli, Venerdì 22 Novembre 2013 ‐ dalle ore 09:00 alle ore 15:00‐ presso Via Luca Giordano (nello spazio antistante il negozio FNAC), una giornata su “Riuso e Rifiuti zero”, un’esposizione di 10 aziende, enti e associazioni impegnate nella prevenzione e riduzione dei rifiuti (per es. compostaggio domestico), nella produzione di beni e servizi eco‐sostenibili, nelle attività di riciclo e tutela dell’ambiente (alcune delle quali coinvolte nel progetto “sballati e…compost‐i!”). L’iniziativa si propone di sensibilizzare i cittadini napoletani sulla necessità di rendersi “consumatori ecologicamente più consapevoli” nelle scelte quotidiane in materia di rifiuti.

LAZIO – RomaAma SpaScarti Preziosi – Sabato 16 e dal lunedì 18 al sabato 23 Novembre 2013 – Luoghi Specifici: Mercato Nuovo Labicano (Via Alberto da Giussano), Mercato Rovigno d’Istria (Via Rovigno d’Istria), Mercato Casalino 23 (Piaza Pio Pecchiai), Mercato Casilino (Via del Pigneto), Mercato Palatani (Viale della Primavera).

Progetto pilota per la raccolta volontaria degli scarti organici domestici presso alcuni mercati rionali del V Municipio. Il progetto prevede: informazione con affissioni, presidi per la consegna agli utenti della bio-pattumiera, conferimento dei rifiuti prodotti e verifica, da parte del personale, della corretta separazione degli scarti con eventuali azione correttive.

PIEMONTE – TorinoArpa Piemonte – Sede centrale Via Pio VII 9 – Raccolta cellulari usati da destinare a scopi sociali – Dal 16 al 24 Novembre 2013

Promuovere ai dipendenti dell’Agenzia, in occasione della Settima Europea per la Riduzione dei Rifiuti, la raccolta di cellulari usati da destinare a scopi sociali; la promozione è altresì indirizzata ai visitatori e al personale degli altri enti che risiedono presso la sede centrale.

LOMBARDIA – BergamoPaguro Blu – Ultima via di scampo(lo)! – Dal 16 Novembre al 24 Novembre

Paguro Blu durante la SERR raccoglierà scampoli e stoffe, bottoni, fettucce da privati. Stoffe nell’armadio che erano state comprate per fare un vestitino ai vostri figli? E che per mille motivi non avete mai fatto? Paguro Blu con gli scampoli raccolti creerà la “nuova” collezione di abiti e di accessori: borse, camicie, lenzuoline e altro ancora. Per ogni consegna in omaggio un accessorio home made Paguro Blu o uno sconto del 10% sui vestiti.

Photo via VisualHunt.com

Il Redattore Sociale e Contiamoci.com

Sono felicissima di condividere un articolo che il Redattore Sociale, agenzia giornalistica specializzata nelle tematiche sociali e di welfare fondata nel 2001 dalla Comunità di Capodarco, ha scritto su Contiamoci. Buona lettura

“Contiamoci”, il primo social network italiano sulle “green actions” — BELLE IMPRESE. Una comunità on-­line, per inserire, imparare, e diffondere le buone pratiche quotidiane: dall’igiene personale alla spiritualità, dalla stanza dei bambini al salotto, tante idee per ridurre danni all’ambiente

ROMA – “Le buone prassi non sono poche gocce nel mare. E’ per questo che ho pensato: Contiamoci”. Greta Golia ha 35 anni, è nata a Napoli ma vive a Torino e, insieme al suo compagno Silvano Stralla ha dato vita al primo social network sulle buone pratiche quotidiane: piccole azioni che diventano sane abitudine, a vantaggio dell’ambiente, ma anche dell’economia familiare. “Contiamoci” – così si chiama il progetto – è una vera e propria comunità on-­line, in cui ciascuno può aprire il proprio profilo, accedere e inserire contenuti o semplicemente leggere e commentare quelli inseriti da altri: piccole “green actions” che riguardano la pulizia della casa, la cucina, l’igiene personale e tutti gli altri ambiti della vita quotidiana in cui è possibile “autoprodurre” e inventare strategie e soluzioni.

“Contiamoci – spiega Greta -­ è una comunità che inventa, collauda, scambia e diffonde le buone abitudini pratiche che riducono i danni all’ambiente. Sono comportamenti oggi di nicchia, che domani saranno normali. Ogni visitatore può raccontare le proprie green action, provare quelle degli altri, discuterne, contribuire con domande, risposte, obiezioni, varianti”. Numerose e svariate le buone pratiche inserite, suddivise in 19 categorie: dal bagno ai viaggi, dalla spiritualità ai giochi per bambini, dal giardino alla zona etica. Le “green actions” spaziano dal riutilizzo delle spirali dei quaderni alla prima banca sostenibile, dalla lettiera vegetale alle numerose proprietà dell’acido citrico.

Per ora il progetto si sostiene grazie al finanziamento di un bando di concorso della regione Piemonte, che terminerà a giugno. “La seconda parte del progetto – spiega Greta -­ che renderebbe ‘sostenibile’ il nostro sogno, è l’inserimento di una sezione per le aziende, che qui potranno raccontare le buone pratiche messe in atto durante il loro processo produttivo, comunicativo e distributivo. In questo modo i consumatori avrebbero la possibilità di scegliere consapevolmente fra chi predilige metodi impattanti e chi invece spende forze e ricerca in metodi innovativi di riduzione dell’impatto ambientale”.

Ad oggi, sono oltre 1.200 le buone pratiche “Contate” sul network, circa 500 gli utenti e numerose le iniziative a cui il progetto ha preso parte: tra queste, la fiera “Fa’ la cosa giusta”, il Bike Pride di Torino e, nei prossimi giorni, il festival Cinemambiente. “Cerchiamo di essere sempre più presenti sul territorio, per essere sempre di più: perché contarsi è importante, se vogliamo contare”. “Contiamoci”, oltre al sito internet, ha una pagina Facebook e un blog. (cl)

Fonte: Redattore Sociale — 30/05/13