Contiamoci è una comunità on-line che inventa, collauda, scambia e diffonde le buone abitudini pratiche che riducono i danni all’ambiente. Contiamoci permette di condividere esperienze di persone attente alla sostenibilità ambientale e all’ecologia del quotidiano, che attuano cambiamenti e mettono in pratica comportamenti e scelte di vita green. E’ un luogo di racconti, dove la condivisione diventa lo strumento che permette ad un numero sempre maggiore di persone di fare scelte via via più consapevoli. Se dovessimo assegnargli un’etichetta verrebbe in mente, tra le altre, “web 2.0”.
Web 2.0, come tutte le etichette, significa tutto e niente: le togli dal contesto e via, non c’è più nulla. I social network formano comunità, ma anche no: se le comunità non esistono, il web non può fare nulla. Però le comunità esistono: fanno parte del nostro essere umani e del nostro aggregarci intorno a interessi comuni. E le comunità esistevano prima del web.
Il web ha cambiato il concetto stesso di comunità perché forma e sostanza non cambiano mai in modo indipendente. La rete — forma — permette a tutti noi di essere dappertutto e da nessun parte, visibili o invisibili e questa sua caratteristica ha influenzato il modo di essere comunità — sostanza. Per certi versi la rete facilità l’identificazione di nuove comunità e l’accesso a quelle già identificate (già esistenti, direbbe qualcuno, anche se esistevano già, dico io). Per altri versi le regole che sono proprie della rete richiedono strumenti nuovi per poterne utilizzare le potenzialità.
Online e offline stanno sul diametro di un cerchio, non agli estremi di una linea. Quel che succede nella rete è una manifestazione di ciò che succede fuori dalla rete e, in modo molto simile, quel che succede sul web produce cambiamento fuori dal web. Ma così era anche prima di mettere l’etichetta 2.0: che cos’è cambiato? Nel ritmo continuo e veloce di evoluzione della rete, l’etichetta “web 2.0” costituisce il riconoscimento di un momento storico. Quello in cui, appunto, ci si è accorti che online e offline stanno sul diametro di un cerchio che non è poi tanto grande, anzi: forse è così piccolo che diventa un punto. Siamo online e offline in qualunque momento, siamo online e offline contemporaneamente. Web 2.0 marca il momento in cui è diventato chiaro che l’aggettivo virtuale così spesso affibiato alla rete non funzionava più.
Andiamo a cena fuori. Cerchiamo il ristorante in cui andare e poi ci incamminiamo, poi consultiamo la mappa e diamo un’ultima occhiata alle recensioni. “Toh, guarda, a Luca è piaciuto poco, devo chiedergli perché, è un po’ che non lo sento” e poi “a che ora avevo prenotato?” e sbirciamo l’agenda. Mangiamo e poi usciamo e ci viene la tentazione di lasciare una recensione o almeno ci pensiamo. I momenti online e quelli offline si fondono senza soluzione di continuità.
Che c’entro io in tutto questo? Web 2.0 significa che tu c’entri. E che puoi anche decidere di non entrarci, ma è necessario che la scelta sia consapevole. Che cosa significa per l’associazione di cui fai parte essere o non essere su Twitter? E su Facebook? Puoi fare a meno di un profilo Pinterest? Probabilmente sì, ma non puoi lasciare la risposta al caso. Risposta che poi, in genere, non è neanche così ovvia: le comunità ancora da individuare non hanno una bandiera che le identifica. Ci si muove a vista, sperimentando, annusando, ascoltando prima di parlare.
Tanti ormai sanno che il puntino blu su cui viviamo ha risorse limitate e va trattato con estremo rispetto. La comunità di Contiamoci.com esisteva già prima che il sito fosse online: il nostro obiettivo è far si che sempre più persone trovino in Contiamoci un punto di riferimento attorno a cui aggregarsi. Contiamoci è un sito dove le persone raccontano ciò che fanno per vivere in sintonia con l’ambiente, in modo meno impattante e con una grande attenzione alla natura che ci circonda. Anche usare Blablacar è una buona pratica inserita su Contiamoci perché condividere un viaggio, le spese, la compagnia e inquinare meno sono comportamenti green sempre più comuni.E se anche tu usi blablacar dai il tuo contami alla nostra buona pratica, e fai aumentare le gocce di Contiamoci.
Scritto da Silvano Stralla
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*Questo è un cross-post pubblicato sul blog di blablacar il 06/06/2014